Secondo Arab News, l’incagliamento della nave lunga 400 metri da 200.000 tonnellate “Ever Given” per alcuni giorni nel Canale di Suez ed altri eventi accaduti in Egitto sarebbero l’effetto della “maledizione dei faraoni”, un mito secolare secondo il quale chiunque disturbi la mummia di un antico faraone egizio dovrà affrontare sfortuna o addirittura la morte.

Proprio in questi giorni, infatti, alcuni funzionari stanno preparando una “Parata d’oro dei faraoni” senza precedenti, con il trasferimento di 22 mummie di antichi re e regine in un nuovo museo egiziano il 3 aprile, comprese quelle di Ramses II, Seknen Ra, Tuthmosis III, Seti il ​​primo, della regina Hatshepsut e della regina Merit Amon.

Alcuni ipotizzano che i preparativi abbiano innescato l’antica maledizione provocando una serie di incidenti e tragedie in tutto il Paese come il blocco del Canale di Suez, un incidente ferroviario a Sohag in cui due treni si sono scontrati e che ha causato la morte di 32 persone e ne ha ferite 66 e il crollo di un edificio al Cairo che ha causato 18 morti.

Inoltre, alcuni negozi di Zagazig sono stati recentemente distrutti in un incendio e un ponte in costruzione a Mariotya è crollato.

Secondo una leggenda, un avvertimento sulla tomba di Tutankhamon reciterebbe “La morte arriverà rapidamente per coloro che disturbano la pace del re” ed anche se in realtà non esiste alcuna iscrizione del genere (come mi ha segnalato anche la studiosa di lingue orientali e scrittrice Clara Cerri), molti cittadini superstiziosi chiedono alle autorità egiziane di annullare la parata e di lasciare le mummie dove sono.

Per l’archeologo ed ex ministro delle Antichità Zahi Hawass, invece, la maledizione è solo una vecchia superstizione: Hawass, eminente egittologo che ha lavorato per National Geographic, ha spiegato che la morte degli archeologi che avevano scavato tombe in passato era dovuta a germi presenti nei siti e si dice convinto che la parata sia un evento positivo, definendola la “più grande promozione” per l’Egitto, sostenendo che gli occhi del mondo saranno puntati sul Cairo durante la parata di 40 minuti.

Intanto il sensitivo e showman israeliano Uri Geller si attribuisce il merito del disincagliamento della nave dal canale di Suez: nei giorni scorsi, infatti, aveva chiesto ai suoi fan attraverso i social ed ai lettori del giornale inglese “Daily Star” di concentrare tutte le energie mentali ogni giorno alle 11:11 verso la nave incagliata.

Secondo la numerologia, infatti, si ritiene che l’ora 11:11 abbia un significato spirituale e qualsiasi richiesta o desiderio espressi a quell’ora saranno esauditi, poiché di buon auspicio.

In ogni caso Geller afferma che il potere mentale collettivo del mondo – e non i 14 rimorchiatori che tentavano di spostarla da sei giorni – abbiano finalmente disincagliato la nave…

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