Qualche anno fa Longanesi ha pubblicato in Italia “L’arte di ricordare tutto”, un saggio di Joshua Foer sul funzionamento della memoria ricco di aneddoti e storie interessanti, in cui l’autore racconta anche di come si è fatto istruire da un campione di esercizi mnemonici ed ha vinto i campionati americani di memoria nel 2006.
Con quel libro Foer ha dimostrato come, con un po’ di costanza nell’esercitarsi ed in poco tempo, si possono apprendere le tecniche usate per ricordare a memoria molte informazioni, come un numero lungo centinaia di cifre.
Una ricerca condotta presso la Radboud Universiteit Nijmegen nei Paesi Bassi ha dimostrato – con metodi più scientifici e test su un maggior numero di persone – che la capacità di ricordare molte informazioni può essere alla portata di tutti, e che non dipende da un particolare dono in possesso di pochi.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Neuron” ed ha suscitato molto interesse: Martin Dresler, che ha guidato la ricerca, ha notato che nel cervello degli dei campioni di memoria si attivano connessioni molto particolari, ma che possono essere attivate con poche settimane di allenamento. Insomma, con un po’ di esercizio questa capacità può essere acquisita più o meno da chiunque e non ci sono particolari differenze con i campioni, tranne il loro maggior allenamento.
Ma come ci si può allenare per migliorare la propria memoria?
Se pensiamo al fatto che raccogliamo la maggior parte delle informazioni sul mondo che ci circonda attraverso i sensi e principalmente la vista, il nostro stesso modo di ricordare le cose si basa proprio su ciò che abbiamo visto. Una tecnica di memoria molto utilizzata, ad esempio, consiste nell‘immaginare un luogo di cui si ha una conoscenza perfetta, per esempio casa propria, e di creare un percorso al suo interno, lungo il quale inserire le cose da ricordare e che possono essere facilmente associate a un quadro o a un altro oggetto già presente nella casa.
La tecnica viene affinata trovando legami e associazioni tra le informazioni da ricordare, in modo da fissarle ancora meglio nel ricordo: se, ad esempio, dovessi ricordare la sequenza 2 – 6 – 9 – 5, posso pensare a un percorso che passi davanti alle 2 fotografie nell’ingresso di casa, sotto le quali ci sono 6 scarpe comprate da mio figlio di 9 anni per una partita di calcio a 5.
I campioni di memoria utilizzano e affinano tecniche di questo tipo, basate su luoghi e storie assurde e per questo più semplici da ricordare, creando col tempo con la loro immaginazione degli enormi grattacieli che possono contenere migliaia di informazioni.
Personalmente eseguo poche dimostrazioni di memoria nei miei spettacoli di mentalismo, ma posso suggerirvi un libro che mi ha aiutato a sviluppare la capacità di ricordare a memoria l’ordine esatto di un mazzo di carte appena mescolato: l’autore è Harry Lorayne e credo sia stato il primo libro mai pubblicato in Italia sull’argomento, dal titolo “Come sviluppare una memoria prodigiosa” e ripubblicato negli anni con titoli diversi.
Se riuscite a trovarlo, prendetelo e grazie agli esercizi contenuti sarete in grado di migliorare la vostra capacità di ricordare qualunque cosa!
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