Nella città mesoamericana di Teotihuacan, che si trova a circa un’ora d’auto a nord-est di Città del Messico gli archeologi hanno scoperto dei mazzi di fiori che venivano usati come offerte nei rituali quasi 2000 anni fa!

I bouquet sono stati trovati all’inizio di agosto in un tunnel sotto il Tempio del Serpente Piumato, la terza piramide più grande di Teotihuacan, come parte di una spedizione guidata da Sergio Gómez Chávez, un archeologo dell‘Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico, secondo un articolo pubblicato sul giornale La Jornada.

È la prima volta che degli esemplari botanici così ben conservati vengono recuperati dalle rovine di Teotihuacan, una città che ospitava circa 125.000 persone dal I al V secolo d.C., rendendolo uno dei più grandi centri urbani del mondo a quell’epoca.

Sebbene non sia ancora chiaro quali tipi di piante facciano parte dei bouquet, Gómez Chávez e i suoi colleghi ritengono che gli oggetti siano stati usati come parte di un evento rituale: il team ha infatti trovato diversi chili di carbone nel tunnel, il che lascia presumere che i fiori fossero disposti in un’area protetta sotto un falò.

“In totale ci sono quattro mazzi di fiori in ottime condizioni”, ha dichiarato Gómez Chávez a La Jornada . “Sono ancora legati con delle corde, probabilmente di cotone. Si tratta di un ritrovamento molto importante perché parla dei riti che si svolgevano in questo luogo”.

I fiori sono l’ultima scoperta di un tesoro di oggetti archeologici ritrovati in questo passaggio sotterraneo, in cui Chávez e i suoi colleghi si sono imbattuti per caso nel 2003: all’epoca i ricercatori avevano notato che delle forti piogge avevano aperto una voragine di fronte alla piramide dalla quale sono entrati nel tunnel, che si trova circa 12 metri sotto la superficie e sembra essere stata sigillata intorno all’anno 200.

Nel corso degli anni il team di Chávez ha identificato più di 100.000 reperti archeologici nel tunnel, che si estende per più di 100 metri. Questi oggetti evocativi includono sculture di animali e uomini, maschere di legno decorate con gemme e centinaia di sfere metalliche. Un’estremità del passaggio conduce ad una stanza inquietante con un paesaggio in miniatura completo di montagne e laghi fatti di mercurio liquido, che potrebbe essere stata una rappresentazione del mondo sotterraneo.

Gómez Chávez e i suoi colleghi sono alle fasi finali dell’esplorazione di questo incredibile tunnel e stanno ancora scoprendo oggetti inaspettati, come appunto i mazzi di fiori.

“È importante comprendere tutti questi tipi di oggetti nel loro insieme”, ha detto Gómez Chávez, poiché “ci permettono di comprendere molti aspetti della visione del mondo e della religione degli antichi popoli mesoamericani e, nello specifico, delle attività rituali che si svolgevano all’interno del tunnel”.

“C’è ancora molto lavoro da fare a Teotihuacan e ogni ritrovamento è un granello di sabbia di conoscenza in più su una delle società più importanti e complesse che esistessero nei tempi antichi”, ha concluso.

Resta soltanto da capire per quale genere di rituali venissero usati…

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